“Tutti i bagliori del cielo”, in un viaggio avventuroso attraverso il Top End, l’incontaminato estremo Nord dell’Australia

Tutti i bagliori del cielo

Trent Dalton; traduzione di Alba Bariffi

HarperCollins, 2022, 475 p.

€ 19,50 ; Età: da 14 anni

Questo secondo romanzo di Trent Dalton, dopo il sorprendente esordio avvenuto con Ragazzo divora universo, ha davvero l’aspetto di “un dono caduto dal cielo”, da quel luminoso cielo australiano, “alto tetto azzurro”, che muove l’immaginazione e l’azione di Molly Hook, la protagonista di questa storia complessa e avvincente. È l’ottobre del 1936 quando Molly, bambina becchina del cimitero di Darwin, perde la madre Violet, musa ispiratrice della sua leggiadria d’animo, coltivata anche grazie all’amore di Violet per la poesia, che passerà intatto alla figlia, le cui escursioni tra lapidi ed epitaffi alla ricerca del “romanticismo del cimitero” riecheggiano a tratti sia l’Antologia di Spoon River che Foglie d’erba. Violet non ha retto al regime di quotidiana brutalità e odioso sfruttamento, a cui entrambe sono state sottoposte da parte dei fratelli Hook, ubriaconi violenti dal cuore di pietra; ma, come “dono dal cielo”, Violet ha lasciato alla figlia una padella di rame massiccio appartenuta al nonno Tom Berry, tenace cercatore d’oro, sulla quale sono impressi in forma poetica i segni di una mappa del tesoro, ovvero l’indicazione di un giacimento situato nei territori degli aborigeni, lo stesso che ha segnato il destino della famiglia dopo che il grande capo Bob Giubbalunga ha lanciato una maledizione contro Tom e tutti i suoi discendenti.

Il viaggio sulle tracce di Bob Giubbalunga inizierà solo anni dopo, quando il 19 febbraio 1942, adolescente dalle molte cicatrici, Molly fuggirà da Darwin che, sempre dal cielo, è appena stata bombardata e distrutta dai giapponesi. Liberata finalmente dal padre, saltato in aria all’interno del cimitero e dal terribile zio Aubrey,   gravemente ferito, Molly partirà alla ricerca del suo vero tesoro: la risposta ai motivi della maledizione di Giubbalunga e ai modi per annullarla.

Questo viaggio attraverso il Top End, l’incontaminato estremo Nord dell’Australia, prodigo di spettacolari espressioni della natura, in compagnia di Greta, aspirante attrice, amica occasionale dello zio, e di Yukio Miki, il nemico caduto dal cielo, sarà un’esperienza che attingerà copiosamente ai miti e all’immaginario dei nativi, portando Molly a immergersi in quelle zone d’ombra dove crescono mostri come i minatori di stagno, sognatori come i mangiatori di veleno della foresta di rampicanti, e anime nere come quella dello zio Aubrey.

Discutibile, in questa eccellente operazione editoriale, la scelta di non predisporre un indice sommario che avrebbe facilitato l’orientamento tra gli oltre 25 capitoli del libro.

Testo tratto da: LiBeR n. 136 (ott.-dic. 2022)

Trent Dalton

E' giornalista per diverse testate australiane e sceneggiatore. Oltre che per il suo straordinario romanzo d’esordio, ha vinto moltissimi premi giornalistici e alcuni in ambito cinematografico. Vive nella sua città natale, Brisbane, con la famiglia. Buona parte della storia di Ragazzo divora Universo, il suo primo romanzo, è ispirata alla sua infanzia.