“Sulle mie tracce”, un romanzo sulla ricerca delle proprie origini, bisogno primario che motiva gli esseri umani a compiere straordinari percorsi di vita

Sulle mie tracce

Chloe Daykin; traduzione di Chiara Baffa

Giunti, 2023, 302 p.

€ 14,00 ; Età: da 12 anni

Recensione di Riccardo Pontegobbi

La ricerca delle proprie origini è un bisogno primario, un’insopprimibile pulsione verso la verità, che motiva gli esseri umani a compiere straordinari percorsi di vita. È anche un diritto sancito dalle leggi che regolano l’istituto delle adozioni, il diritto dell’adottato a far luce sull’identità dei genitori biologici, a confrontarsi con un pezzo di storia personale perlopiù avvolta dal mistero, nel tentativo di capire le motivazioni di un abbandono e soprattutto nella speranza di pervenire a una qualche forma di riscatto.

È il 25 giugno 2017ed Elvis Compton Lucas, nel giorno del suo dodicesimo compleanno ― o meglio in occasione della dodicesima ricorrenza del giorno in cui è stato raccolto neonato, avvolto in un giornale, su una panchina di uno zoo di una cittadina del nord dell’Inghilterra da George Arthur Lucas, il buon uomo che sarebbe diventato il suo affettuoso padre adottivo ― di fronte a una torta con le candeline e a pochi intimi riuniti esprime quello che è il suo desiderio più riposto: “Desidero sapere perché”. Dunque, non chi, né come, bensì perché. E perché è un ponte gettato verso un chi da cui si attende qualcosa di più di una faccia da scoprire, qualcosa che possa andare sotto pelle per svelare i contorni di un’anima con cui sia possibile ricongiungersi.

È il perché che dà il la alla storia, innesca un meccanismo narrativo complesso e avvincente che ha movenze da romanzo giallo: si tratta di compiere una ricerca apparentemente impossibile, rintracciare dopo oltre un decennio qualcuno che ha voluto far perdere le proprie tracce. Unico indizio i fogli del quotidiano norvegese che avvolgeva Elvis al momento dell’abbandono. Ed è da lì che inizia l’avventura per Lucas e Arthur, accompagnati dall’amico di famiglia, Lloyd, personaggio bizzarro e misterioso che fin dall’arrivo in Norvegia confessa di essere bersagliato dall’ostilità del fratello Floyd, che è già sulle sue tracce, fin a questo momento per motivi oscuri, e ha tutta l’intenzione di far fallire l’impresa.

Ma passo dopo passo, rimbalzando da un freddo luogo all’altro, passando per innumerevoli vicoli ciechi, incidenti di percorso, brutti incontri e qualche piacevole conoscenza, la storia volge verso l’agognato obiettivo: salta fuori l’indirizzo di un posto dove pare sia nato Elvis e su questo indizio si concentrano gli sforzi in un crescendo di tensione narrativa perfettamente resa da una prosa ritmata, essenziale, tutta giocata al tempo presente indicativo, secondo uno stile già sperimentato in Fish boy, il romanzo d’esordio dell’autrice (vedi la nostra recensione).

Da qui in avanti la storia si impenna e l’intreccio sempre più complesso si avvia allo scioglimento grazie anche all’effetto di una delle più classiche agnizioni letterarie. La ritrovata identità familiare sarà così un complesso sistema di rapporti tra membri diversi di un nuovo universo affettivo, che Elvis accoglierà come in un collage di pezzi di tutti e di tutto quello che ha incontrato sulla sua strada.

Chloe Daykin

Ha vinto una borsa di studio ARHC per frequentare il Master in Scrittura Creativa presso l'Università di Newcastle, dove si è laureata con lode, vincendo il premio Northern Writers Award. Il suo romanzo d'esordio Fish Boy è stato pubblicato da Faber & Faber nel 2017 con grande successo di critica. Chloe ha vinto una borsa di studio Julia Darling per una ricerca attraverso la selvaggia terra ghiacciata della Norvegia e le sue tante bellissime isole, che ha prodotto il suo secondo romanzo Sulle mie tracce (The Boy Who Hit Play Faber, 2018). Il suo terzo romanzo, Fire Girl Forest Boy , è stato pubblicato nel giugno 2019 da Faber e ha vinto il Gandys Children's Travel Book of the Year. Chloe Daykin vive nel Northumberland con la sua famiglia che comprende un marito, due ragazzi e tre gatti. Adora le avventure insolite ed è una fan di tutto ciò che è divertente, poetico e sorprendente.