Pony
R.J. Palacio; traduzione di Mario Sala Gallini
Giunti, 2022, 321 p., ill.
€ 16,50 ; Età: da 13 anni
Recensione di Riccardo Pontegobbi
Al revival del genere western, portato avanti da qualche anno a questa parte da cinema e serie tv, non aveva finora dato un significativo contributo la letteratura per ragazzi, limitandosi a qualche sparuta proposta contemporanea di buon artigianato e alla riproposta di classici o evergreen. Salutiamo pertanto con entusiasmo quest’opera di R.J. Palacio, già autrice del meritevole bestseller Wonder, per la capacità di proporre ai giovani lettori una storia del Far West di rara profondità emotiva. Non che manchino gli ingredienti tradizionali del genere a rendere questo romanzo assai avvincente, anche se il suo valore aggiunto va cercato nella riuscita contaminazione del genere con le componenti, delicate e orrorifiche al tempo stesso, di una ghost story.
È il 1860 e il dodicenne Silas Bird vive serenamente in una fattoria del Midwest insieme al padre, uomo dalle molte risorse intellettuali e abilità, che applica soprattutto al campo della fotografia, allora agli albori. Il ragazzo è un sensitivo, vede cose che sono invisibili ai più, e fin dalla nascita, che ha provocato la morte della madre, intrattiene un forte rapporto con Mittenwool, il fantasma di un ragazzo appena più grande di lui, una sorta di fedele fratello maggiore che lo consiglia e lo protegge. Tutto cambia quando, una notte, tre cavalieri sequestrano il padre per condurlo in un covo sulle montagne, dove piegare le sue abilità fotografiche al servizio della stampa di dollari falsi. Come un novello Telemaco, accompagnato da Mittenwool e in sella a Pony, il valoroso e intelligente cavallo arabo sfuggito ai tre malviventi e arrivato a lui come un dono del destino, Silas partirà alla ricerca del suo Ulisse, di quel padre tanto amorevole e tanto amato, quanto appesantito da un oscuro passato, che con lo svolgersi della storia verrà inesorabilmente alla luce. In questa impresa dovrà attraversare Boschi mormoranti, paludi dove ancora vagano le anime dei nativi americani sterminati, incrociare la propria strada con sceriffi fantasma tutti d’un pezzo e più umani sceriffi in carne e ossa e, oltre strapiombi e torrenti impetuosi, arrivare all’inevitabile scontro a fuoco con i banditi.
Scrive Palacio nell’ampia e documentata Nota dell’autrice in coda al volume: “In definitiva, questo è un libro sull’amore, che non muore mai, e sulle connessioni invisibili tra le persone, vive o morte che siano”. Ma, come abbiamo cercato di raccontare, è anche molto altro. Imperdibile!
Testo tratto da LiBeR n. 138 (apr.-giu. 2023)
R. J. Palacio
Nata nel 1964, R.J. Palacio ha lavorato per vent’anni nell’editoria come grafica e art director. Palacio è lo pseudonimo, ispirato al nome della madre di origini colombiane. Vive a New York con il marito, due figli e due cani. Il suo primo romanzo, Wonder, è immediatamente balzato in cima alle classifiche dei bestseller mondiali e dal libro è stato tratto l’omonimo film di Stephen Chbosky (2017), con Julia Roberts e Owen Wilson. Su insistenza dei fan l’autrice ha scritto altri tre capitoli della storia di Auggie: Il libro di Julian, Il libro di Christopher e Il libro di Charlotte. Dall’universo di Wonder sono nati altri libri, tra i quali la versione illustrata della storia di Auggie, 365 Giorni con Wonder (tutti pubblicati in Italia da Giunti), la graphic novel Mai più.