Non vi scorderò mai
Jamila Gavin; traduzione di Elisabetta Gnecchi Rusconi
Giunti, 2024, 382 p.
€ 16,00 ; Età: da 13 anni
Recensione di Riccardo Pontegobbi
La lotta contro il nazismo e la sua volontà di dominio è stata guerra di popoli, tempestata di atti eroici e sacrifici individuali inenarrabili. Questo libro, basato su una storia vera e primo romanzo dell’autrice britannica di origine indiana tradotto in italiano, documenta con grande efficacia il contributo personale alla vittoria sul male assoluto versato da quattro giovani amiche.
Gwendoline, Noor, Dodo e Vera sono riunite dal caso, a inizio dell’anno scolastico 1936/1937, nell’esclusivo collegio femminile di Barrowfield nel Sussex, un istituto riservato ai rampolli dell’aristocrazia internazionale, ritenuto dalle famiglie un affidabile riparo dalle intemperie storiche che in quel periodo si stanno abbattendo sull’Europa e su buona parte del mondo. Dall’India, dove era in corso il complicato processo di decolonizzazione, provengono Gwendoline, figlia di funzionari del governo inglese e Noor, principessa del karanji. Dalla Polonia, già minacciata dall’espansionismo tedesco e dal crescente antisemitismo, arriva Vera, la cui famiglia ebrea è stata dispersa da un pogrom e, da Parigi viene Dodo, affidata alle cure degli zii dai ricchi genitori filonazisti e giramondo.
Ma il clima che si vive nel collegio, sostanziato dalla acuita coscienza civile delle giovani, è quello che accomuna i cittadini europei di ogni altra condizione sociale: un’ansia opprimente per le notizie degli eventi tragici che, mese dopo mese, si accumulano e inevitabilmente lasciano intravedere lo scoppio del conflitto mondiale. Con lo stesso pathos il lettore segue il lento avvicinarsi della guerra, in empatia con le protagoniste, incerte sul loro destino. Arrivano gli echi della guerra civile spagnola, degli orrori della notte dei Cristalli, e dei tentativi falliti da parte dei governi liberi di bloccare le mosse naziste, fino alla guerra guerreggiata, con l’occupazione di Parigi e i bombardamenti sull’Inghilterra.
È il momento di impegnare la propria vita nel conflitto e le ragazze non si tirano indietro: faranno la loro parte, nei servizi di intelligence o tra le fila della Resistenza francese, fino alle conseguenze ultime.
La complessità della trama, articolata su una rigorosa documentazione, e la sua ricchezza stilistica risparmiano al lettore il rischio della retorica, proponendogli una storia appassionante, un magnifico affresco storico sulla memoria che ha il ritmo e la presa di una spy story.
Jamila Gavin
È nata ai piedi dell'Himalaya a Mussorie, in India, nel 1941. Dopo la guerra, la sua famiglia si è trasferita in Inghilterra, dove ha trascorso il resto della sua infanzia. Quelle prime esperienze di vita in quel periodo, tra due paesi e culture, divennero la principale ispirazione per gran parte della sua scrittura successiva. Il suo desiderio era riflettere il volto mutevole della Gran Bretagna multiculturale, consapevole dell'importanza che ogni bambino possa trovare la propria immagine speculare nei libri.Il suo primo libro, The Magic Orange Tree, fu pubblicato nel 1979, seguito da numerosi altri racconti, raccolte e diversi romanzi, tra cui The Surya Trilogy (Egmont), Coram Boy (Egmont: vincitore del Children's Whitbread Prize 2000) e Blackberry Blue ( Random House).