“Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson”, un evergreen che non finisce mai di stupire e affascinare

Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson
Selma Lagerlof, illustrazioni di Yvan Duqu
Rizzoli, 160 p., ill.
€ 25,00 Età: da 10 anni

Recensione di Riccardo Pontegobbi

Sono i primi anni del ‘900,  quando Selma Lagerlὄf scrive la storia del quattordicenne Nils Holgersson, “crudele con gli animali, maligno con gli esseri umani”. Nato nelle intenzioni dell’autrice come testo di lettura per le scuole, in un’epoca che segna il definitivo ingresso della geografia umana in ambito scientifico, il romanzo si rivela come una straordinaria parabola sullo spazio, le dimensioni e sulla loro metamorfosi.

Il ragazzo non è delle “dimensioni giuste” per vivere dignitosamente il mondo integrato della natura. Come l’attuale umanità è infatti troppo “ingombrante”; insostenibile elefante in una cristalleria ignora e calpesta gli altri esseri viventi, animali e piante, con i quali dovrebbe condividere il suo spazio terrestre. Tocca a un coboldo, minuscolo e potente, catturato e tormentato dal ragazzo, comprimere Nils con un incantesimo fino alle giuste dimensioni, ovvero, le sue: un palmo o poco più.

Da un atto di malvagità e da una giusta punizione nasce dunque un meraviglioso viaggio nella natura e un formidabile percorso di crescita: avvinghiato al collo di un papero bianco, aggregato allo stormo di oche selvatiche guidate dal saggio Akka, Nils prende, suo malgrado, il volo verso la Lapponia. Sotto di lui scorre la Svezia, in tutta la sua bellezza, mentre si alternano le stagioni e i paesaggi: le preziose geometrie agricole delle pianure e i laghi ghiacciati, gli antichi castelli e le foreste, le grandi e piccole città, alcune annerite dal fumo delle ciminiere per l’incipiente industrializzazione, le miniere e le fabbriche di fiammiferi, i porti, le strade, insomma quell’articolato canovaccio su cui Selma Lagerlöf con i ferri di narrativa, geografia umana, antropologia e folklore, ricamerà un prezioso romanzo.

Ma, è soprattutto il mondo animale la vera scoperta di questa storia: come finalmente capirà Nils, gli animali, fino ad allora considerati vittime anonime, risulteranno “individui” meritevoli di rispetto e come gli dirà Akka alla fine del viaggio: “ Se credi di aver imparato qualcosa di buono stando tra noi, dimmi, sei del parere che gli uomini debbano essere soli sulla terra? Guarda quanto spazio avete voi! E non potreste lasciarci qualche roccia nuda sulla costa, qualche lago chiuso alla navigazione, qualche palude, qualche fjell deserto, qualche selva remota dove anche noi povere bestie si possa vivere in pace?”.

Testo tratto da: LiBer N. 129 (gen.-mar. 2021)

Selma Lagerlof

Da maestra elementare a prima donna della storia insignita del premio Nobel per la letteratura e chiamata a far parte degli Accademici di Svezia, è stata a lungo l’autrice svedese più nota e amata nel mondo. Tra le sue opere più famose, Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson e La saga di Gösta Berling, che ha ispirato l’omonimo film di Mauritz Stiller (1924), con una delle prime interpretazioni di Greta Garbo.