“Anime adolescenti”, una guida rivolta ai genitori per affrontare insieme ai figli l’impervio viaggio nell’adolescenza

Anime adolescenti. Quando qualcosa non va nei nostri figli. Come accorgersene e cosa fare

Furio Ravera

Salani, 2021, 203 p.

€ 13,90

Recensione di Eugenia Marzocca

Il libro dello psichiatra Furio Ravera Anime adolescenti. Quando qualcosa non va nei nostri figli. Come accorgersene e cosa fare” è una guida alle problematiche adolescenziali più frequenti, poiché spiega con parole semplici e chiare come gli adolescenti di oggi affrontino inadeguatezze e incognite senza avere gli strumenti per riconoscere e gestire le proprie emozioni. Fondamentale è imparare ad ascoltarli. E prima cosa, come scrive l’autore, “non si facciano paragoni: “ai miei tempi…” e così via. I tempi sono molto cambiati e non si può ascoltare onestamente nessuno se non lo si colloca nel tempo in cui vive.”

La domanda che sorge spontanea è se i genitori sappiano ascoltare le proprie emozioni e quelle che i figli rimandano a loro, se siano in grado di non interrompere il sottile filo della comunicazione. E soprattutto imparino a non giudicare perché nulla è più deleterio nel corso della crescita dei ragazzi.

È questa la chiave del rapporto genitori-figli perché altrimenti si creerà una barriera che non può che ostacolare la costruzione di quel rapporto di fiducia che aiuterà in seguito a risolvere i problemi e che si costruisce fin dalla nascita. Quando il bambino è ancora un neonato e con il suo pianto comunica un disagio, non sa fornire informazioni utili per mitigare il suo malessere che solo con il contatto fisico con la madre o il padre potrà essere calmato. Ebbene, anche nell’adolescenza si verifica una situazione simile perché si ha di fronte una persona che sta vivendo un cambiamento rapido e intenso. Un genitore non deve mai dimenticare che il proprio figlio è un individuo della cui opinione è bene tenere conto, da rispettare nella sua diversità e da aiutare a crescere secondo le sue potenziali inclinazioni.

L’inflazione dei titoli di studio ha alimentato l’illusione di poter accedere a determinate posizioni senza valutare la propria competenza e la disponibilità di quelle posizioni, favorendo il rifiuto di condizioni di lavoro che sono state vissute come non corrispondenti a “ciò che si pensa di essere e ai talenti che ci si illude di avere”.

Quindi di importanza decisiva per le future generazioni è l’educazione che ricevono sia nella scuola che all’interno delle proprie famiglie. Il desiderio di sapere dovrebbe fare parte della natura umana, come del resto la mancanza di voglia di studiare, causa di terribili sensi di colpa frustranti quanto negativi. Nella società attuale caratterizzata da un “deficit culturale inteso come formazione continua al sapere, all’incrocio di arte, storia, letteratura, filosofia e scienze”, quale collocazione possono trovare gli adolescenti per avere la spinta ad impegnarsi, a vivere con pienezza le proprie esperienze, ad accettare le inevitabili delusioni che fanno parte della vita e dovrebbero aiutare a reagire e maturare? Di qui una serie di problemi e conseguenze allarmanti di disagio psichico che Furio Ravera affronta e analizza da vicino quali tossicodipendenza, bullismo e cyberbullismo, disturbi alimentari, alcolismo, autolesionismo e suicidalità. Spesso la sofferenza e il senso di impotenza dei genitori dinanzi a queste tematiche li portano a ricorrere a maniere forti che hanno come unico risultato di radicalizzare le rispettive posizioni, mentre, al contrario, occorrono pazienza e volontà di capire, poiché le droghe, l’alcool e altri comportamenti disfunzionali sono i segnali di un disagio profondo, dell’incapacità di tollerare e controllare le emozioni.

Tanti sono, come indica il libro, i sistemi da seguire per aiutare gli adolescenti ad ascoltare se stessi e a trovare il loro posto nel mondo. Una riposta univoca non esiste, ma non è un’impresa impossibile tentare di costruire insieme a loro una dimensione di liberazione e di gioia prima che la realtà non li soffochi e li appiattisca in una quotidianità senza speranza.

Furio Ravera

È nato a La Spezia, ha compiuto gli studi universitari a Milano dove vive ed esercita la sua professione. Psichiatra e psicoterapeuta, già cofondatore con Roberto Bertolli della Comunità terapeutica Crest, dirige presso la casa di cura Le Betulle un reparto per la diagnosi e il trattamento dei disturbi della personalità e le tossicodipendenze. Ha pubblicato Un buco nell’anima (con Guido Vergani e Roberto Bertolli, Mondadori), Un fiume di cocaina (Bur Rizzoli) e Le regole o la manutenzione della Vespa (Ponte alle Grazie).