Vorrei due ali
Sandy Stark-McGinnis; traduzione di Giuseppe Iacobaci
Mondadori, 2020, 222 p. (Contemporanea)
€ 16,00 ; Età: da 11 anni
Recensione di Riccardo Pontegobbi
Il volo, in tutte le sue forme, è tema tra i più trattati nella lunga storia della letteratura per l’infanzia. È straordinario scoprire, in ognuno degli scrittori che ne hanno fatto l’ossatura dei propri romanzi, come e quanto ne abbiano sviscerato i reconditi significati, apportandone ogni volta di nuovi e di più vivi. È quanto riesce a fare anche la statunitense Sandy Stark-McGinnis, alla sua prima eccellente esperienza narrativa, raccontandoci la storia di December Lee Morgan, “la ragazza rondine”.
December ha undici anni, molti dei quali trascorsi passando da una famiglia affidataria all’altra, dopo che la madre l’ha abbandonata in una roulotte lasciandole pochi ma significativi ricordi: una foto sgualcita, un manuale di ornitologia con la dedica “ Volando mi troverai” e, soprattutto, una cicatrice in mezzo alle scapole. Da lì, dallo spazio di questo inconfessabile segreto, la bambina immagina spunteranno vigorose le ali che le permetteranno finalmente di volare via, lontano dagli umani che fino ad allora si sono malamente occupati di lei e che la vorrebbero intrappolare a terra, ignari e disinteressati del suo essere uno spirito libero, come lo sono gli uccelli, di cui conosce tutto e attraverso la cui prospettiva giudica il mondo che la circonda. È una vera e propria storia di sopravvivenza all’abbandono quella di December, una storia che la bambina trasfigura nella compilazione di un libriccino nel quale costruisce, tra un pericoloso tentativo di volo e l’altro, la sua autobiografia, quella de La ragazza rondine, l’uccello migratore in cui vede riflesso il suo destino.
Sarà il decisivo incontro tra due solitudini, la sua e quella di Eleonor, ennesima affidataria, single, tassidermista e volontaria in un rifugio per animali selvatici feriti, a scrivere una pagina nuova nella storia di December. Il comune interesse per i volatili le impegnerà nell’addestramento per il ritorno al volo di Henrietta, una fiera poiana codarossa operata a un’ala, aprendo anche nella loro difficile relazione un percorso di cura illuminato dalla speranza e oscurato dalla diffidenza, sorretto dalla pazienza e dal rispetto.
Tra i personaggi che animano questa storia è indimenticabile la coetanea Cheryllynn, già Charlie, anch’essa in transizione, in fuga però da una gabbia di genere verso una nuova dimensione dove, come ella grida alle bulle della scuola, io sia “quello che devo essere”.
Testo tratto da: in LiBeR n. 129 (gen.-mar. 2021)
Sandy Stark-McGinnis
E' nata e vive in California. Da bambina sognava di diventare una giocatrice di football americano o una guardia forestale, invece da grande ha deciso di fare l'insegnante, lavoro che ama profondamente. Adora il nuoto, viaggiare e scrivere. Vorrei due ali è il suo brillante esordio come narratrice.