“Chiedilo alla sera”, un albo con protagonisti animali per raccontare con delicatezza l’attesa adottiva

Chiedilo alla sera. Un'adozione, due desideri, tre felicità
Edizione a caratteri grandi
Valerio Fasani, Maria Elena Zigliani
Cooperativa Ecogeses, 2022, 64 p., ill.
€ 18,00, Età: da 6 anni

Recensione di Barbara Confortini

Il libro è inserito nel progetto a sostegno di genitori adottivi e di accoglienza dei bambini adottati nella scuola. Parte del ricavato è destinato al progetto di raccolta fondi per attività assistenziali nelle Filippine.

“Il cucciolo di tigre era bellissimo. Con i suoi occhi profondi osservò la cerbiatta e il leone, colmi di una gioia mai provata. Piano piano si avvicinò…”
È sorprendente quando si incontra una storia così insolita, interessante, scritta con ironia e disincanto, dove l’autore scrive di ciò che sa, parla di ciò che vede e vive, racconta graffi e cicatrici, sguardi e silenzi. Chiedilo alla sera. Un’adozione, due desideri, tre felicità è un bel racconto illustrato, delicato e divertente che parla di amore, accoglienza e diversità. Una storia che graffia ma allo stesso tempo accarezza. L’autore, Valerio Fasani, padre adottivo, sottolinea l’importanza per ognuno di «una narrazione che dia senso, unità, unicità e bellezza al nostro abitare la vita», e precisa: «a volte un’esperienza vissuta in pochi secondi necessita di anni perché ― prima rimossa, poi odiata, infine affrontata, compresa e accettata ― possa diventare parte integrante della narrazione di quel filo ingarbugliato, ma indispensabile, che è la nostra identità».

Con questa fiaba l’autore è riuscito ad affrontare con molto garbo e delicatezza, oserei dire con rispetto e amore, il racconto della vita preadottiva del figlio e della coppia, trasmette un forte significato, evoca sensazioni, suscita emozioni, usa la semplicità dei suoi personaggi per dare un messaggio. Ci troviamo fra le mani la storia di un genitore adottivo che racconta, attraverso le modalità della fiaba, l’adozione internazionale al proprio figlio. È un albo che si legge in crescendo, prima con lentezza nelle pagine dove si narra l’attesa, poi sempre più in fretta mentre cresce la curiosità. Gli animali protagonisti, diversi fra loro, rappresentano ognuno un frammento della loro storia: il concepimento, la gravidanza, la nascita, la separazione dalla madre biologica, fino all’incontro tra la coppia adottiva e il figlio; inoltre, alterna momenti di gioia e di piacere dove si avvicendano esperienze in cui prevalgono ostacoli, difficoltà, paure e fatiche da parte di entrambi i protagonisti. Si parla del viaggio che, comune a tutte le coppie, non è privo di difficoltà e fa capire come, per una buona riuscita, sia fondamentale il tempo dedicato ai preparativi, anche chiamato "il tempo dell'attesa": dalla decisione della coppia fino all'incontro con il bambino. La storia evidenzia le fasi più salienti del percorso, unite da un filo conduttore comune che si completa con l'incontro: traguardo ma soprattutto autentico inizio di un'esperienza familiare unica e irripetibile.

Attraverso una scrittura semplice, ma toccante, promuove un progetto unico di accoglienza totale e amorevole: l'adozione come percorso che allarga la famiglia e soprattutto dona al bambino dei genitori che lo amano incondizionatamente e ai genitori un figlio. Una storia delicata che spiega ai piccoli lettori che l’amore può arrivare improvvisamente e che essere genitori significa prendersi cura di qualcuno anche molto diverso da noi, come in questa storia che ha come protagonista il bellissimo e dolce tigrotto Sole. Racconta un desiderio, un amore, una trasformazione: la storia di chi sceglie di amare un figlio sconosciuto ma già tanto vivo e forte, forse, sin da prima di essere immaginato. Pagina dopo pagina ci troviamo a “sguazzarci” dentro; regala respiri ampi e a volte toglie il fiato perché il testo è vero e coraggioso.

La fiaba, abitata da personaggi allegri e colorati, affronta il tema del diverso da sé, aiuta il bambino a comprendere che la differenza è qualcosa da vivere serenamente e con orgoglio perché non c’è un bambino, o un essere umano, uguale all’altro. I personaggi di fantasia possono però riferirsi all’istituto giuridico dell’ ed essere assimilabili ai personaggi dell’adozione: risulta tutto replicabile nella realtà. Le illustrazioni donano a questo testo leggerezza ed intensità: realizzate da una giovane illustratrice ― una studentessa del liceo artistico ― che con tratti delicati e armoniosi, grazie alla tecnica mista pastello e acquerello, è riuscita ad interpretare questa storia entrando in punta di piedi, con semplicità, delicatezza e soprattutto con grande rispetto del protagonista. La fusione e l’armonia fra il testo e le illustrazioni ci regala un libro evocativo come una fiaba, ma emozionante come un romanzo.

Non è facile affrontare e raccontare questo tema, ma questo libro rappresenta uno strumento davvero molto utile. Ecco così che offre al lettore il proprio percorso di crescita e la conoscenza dell’iter adottivo, trasmettendo l’importanza del lasciare tracce dei vissuti emotivi di un padre al proprio figlio. L’autore sa bene che di fronte alla domanda “sono stato nella tua pancia, mamma?” è compito dei genitori adottivi affrontare il racconto della vita preadottiva del bambino. Le domande dei nostri figli sulle loro origini arrivano all’improvviso e così questo libro, con immagini molto colorate ed efficaci, è davvero un racconto intimo tra un papà di cuore e suo figlio, una storia attraverso la quale si dicono cose vere e difficili ma con il linguaggio dell’amore. Inoltre il libro è arricchito dagli interventi di Silvano Petrosino, filosofo, e Giuseppina Facchi psicologa-psicoterapeuta e socia di Associazione Italia Adozioni.

Un libro che emoziona e commuove, da leggere tutto d’un fiato ai propri figli e con i propri figli: sarà come voltarsi indietro per riguardare tutti i propri passi e stupirsi di quanta strada abbiamo percorso insieme e quanto ci ha trasformato come individui e famiglia.