“Ragazzo divora Universo”, un geniale romanzo d’esordio in buona parte autobiografico

Ragazzo divora universo

Trent Dalton; trad. di Stefano Beretta

HarperCollins, 2020, 547 p.

€ 19,00 ; Età: da 15 anni

Recensione di Riccardo Pontegobbi

Anno 1985, sobborghi di Brisbane (Queensland, Australia). La storia di Eliah “Eli” Bell, dodicenne con una mente da adulto in un corpo da bambino — parola di Arthur “Slim” Halliday suo mentore e baby sitter, e creatore nella veste dell’”Houdini di Boggo Road” di una mitologia fondata sulle sue evasioni dal penitenziario — e degli indimenticabili personaggi che lo accompagnano, prende il via da qui e ci conduce lungo 6 anni, 547 pagine zeppe di riferimenti intertestuali capaci di restituirci la vita del tempo in completa immersione, e una spasmodica corsa a ostacoli allo sbocciare dell’età adulta.

Da manuale, per la loro rotondità, i personaggi di questo romanzo d’esordio in buona parte autobiografico: il geniale fratello di Eli, August alias “Gus”, di un anno più grande, centro di gravità della famiglia e della storia, non parla per scelta e come un veggente si esprime scrivendo con l’indice destro in corsivo fluido le sue profezie in aria; la madre Frances e il compagno Lyle, usciti dopo anni da una dipendenza da eroina, ma ben presto risucchiati nel traffico; Robert, il padre naturale, disoccupato, lettore compulsivo e alcolista, che si troverà a dover ospitare i due figli, lui che vive in squallida e sregolata solitudine in un altro dei bassifondi della stessa città, quando al giro di boa del plot madre e patrigno dovranno uscire di scena. E i cattivi: i componenti della famiglia Dang, astuti ristoratori vietnamiti che conoscono il grande segreto australiano, ovvero l’infelicità intrinseca del Paese e la sua violenza endemica, e lo fanno diventare la loro via per la ricchezza importando droga dal Triangolo d’oro. E Tytus Broz, “Signore degli Arti”, boss incontrastato di tutto lo spaccio della costa occidentale, che si nasconde dietro la facciata di mecenate, cittadino esemplare e imprenditore di successo nel campo delle protesi, supportato dal suo braccio destro, il killer iperviolento Iwan Krol, con i quali Eli alle soglie della maggiore età dovrà finalmente scontrarsi, in uno scenario da brivido degno dei migliori thriller, per completare il suo destino.

In questo progetto di vita, una lotta corpo a corpo con il tempo e una straordinaria attenzione ai dettagli — concetti con i quali l’autore gioca a lungo in questo perfetto romanzo di formazione vestito da noir metropolitano — faranno di Eli un uomo migliore.

Testo tratto da: LiBeR n. 127 (lug.-set. 2020)

Trent Dalton

E' giornalista per diverse testate australiane e sceneggiatore. Oltre che per il suo straordinario romanzo d’esordio, ha vinto moltissimi premi giornalistici e alcuni in ambito cinematografico. Vive nella sua città natale, Brisbane, con la famiglia. Buona parte della storia di Ragazzo divora Universo è ispirata alla sua infanzia.