Proibito leggere
Alan Gratz; trad. di Elisa Caligiana
Mondadori, 2019, 243 p. (Contemporanea)
€ 17,00 ; Età: da 10 anni
Recensione di Riccardo Pontegobbi
Se è vero che la madre di tutte le battaglie sulla censura si combatte da sempre negli Stati Uniti, dove fin dall’apparizione del “reprensibile” Huck Finn si assiste a un ampio e reiterato spettro di tentativi di mettere fuorilegge classici e novità librarie non graditi a integralisti di ogni genere, non si può dire che ad altre latitudini i nemici della lettura libera se ne stiano con le mani in mano. Anche questa rivista ha documentato svariati episodi censori che, volta a volta, hanno preso di mira autori, editori, insegnanti, bibliotecari e librai impegnati sul territorio nazionale in un’opera sempre meno scontata di promozione della lettura rivolta a bambini e ragazzi, i quali, non va dimenticato, sono le principali vittime del furore censorio.
Uno dei meriti principali di questo gustoso romanzo dello statunitense Alan Gratz è proprio quello di dare voce alle vittime, attraverso il racconto in prima persona della protagonista Amy Anne, nove anni, che di punto in bianco si trova a dover rinunciare alla ri-lettura del suo libro preferito — Fuga al museo di E.L. Konigsburg, da sempre disponibile sugli scaffali della biblioteca della Shelbourne Elementary School — a causa della richiesta di messa al bando per “inappropriatezza” avanzata dalla signora Spencer, madre di un suo compagno di classe. Amy Anne è timida e piuttosto riservata, a differenza di Rebecca, la sua unica amica, e normalmente preferisce non dare fiato alla sua ammirevole capacità di controbattere; ma questo evento cambia tutto. La battaglia che seguirà — le cui tappe, come la fondazione e la gestione della Biblioteca segreta dei Libri Banditi o la resa dei conti in Consiglio d’Istituto, non mancheranno di divertire e di assoldare tanti giovani lettori tra le file dei rivoltosi — segnerà per lei e per i molti che si uniranno alla lotta un momento di consapevolezza e di crescita collettiva.
Che la censura finisca per incrementare il consumo di quanto oggetto della sua attenzione è risaputo; questa storia ne è ulteriore e intelligente dimostrazione tanto che come i protagonisti, anche i lettori, grazie alla capacità dell’autore di spargere empatia a piene mani, non vedranno l’ora di procurarsi (e leggere!) tutti gli undici libri messi all’indice dalla signora Spencer.
Testo tratto da: LiBeR n. 126 (apr.-giu. 2020)
Alan Gratz
Nato a Knoxville, Tennessee, dopo essersi laureato all'Università del Tennessee, ha iniziato una serie di lavori: scrittore di newsletter, insegnante di scuola superiore, docente universitario, libraio, scrittore di pubblicità radiofoniche, redattore di testi pubblicitari, insegnante di scuola media, scaffale di biblioteche, lavorando nel frattempo a vari progetti di scrittura. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo, Samurai Shortstop , uno dei primi dieci libri ALA 2007 per giovani adulti. I libri pluripremiati di Alan includono The Brooklyn Nine , Fantasy Baseball, Starfleet Academy: The Assassination Game , Prisoner B-3087 e The League of Seven, il primo di una serie di romanzi fantasy di livello medio di storia alternativa. Quando non scrive, di solito legge i libri di altre persone o crea un nuovo fantastico costume per le convention di fantascienza/fantasy. Vive con la sua famiglia nella Carolina del Nord.