Gli amori di un fantasma in tempo di guerra
Nicolas de Crécy; trad. di S. Mercurio
Einaudi Ragazzi, 2019, 209 p.
€ 19,90 ; Età: da 13 anni
Recensione di Riccardo Pontegobbi
“Originale”, “visionario”, “surreale”, “anticonformista”… sono questi solo alcuni degli aggettivi che più frequentemente accompagnano l’opera di Nicolas de Crécy, illustratore e fumettista francese che in quest’ultimo lavoro affronta, per la prima volta nella sua carriera, il romanzo illustrato rivolto ad adolescenti e giovani adulti. Il volume, in brossura, conquista con il suo aspetto imponente realizzato in spessa carta usomano, formato questo che valorizza le illustrazioni a tutta pagina ampiamente distribuite nel testo, esaltandone la resa coloristica e elevando la combinazione usata di acquerello e china a vero e proprio spessore pittorico.
La storia, spiazzante e anomala, si muove tra due mondi paralleli, quello dei fantasmi e quello degli umani; il primo getta la sua ombra sul secondo: le sue vicende storiche, infatti, anticipano di qualche anno quelle che si verificheranno nel mondo umano. Protagonista è un giovane fantasma, nonostante i suoi ottantanove anni, alle prese con il diario della sua esistenza fantasmica, che scrive nella prima decade del nuovo secolo, rievocando gli eventi che lo hanno visto passare attraverso il tumultuoso e violento “secolo breve”. Il suo viaggio — iniziato intorno alla metà degli anni ’30, quando scomparsi i genitori lascia la grande villa dove è nato quindici anni prima — lo porta a conoscenza della Guerra in corso, che vede la Resistenza, a cui si unirà, opporsi ai Fantasmi Acidi, che non hanno accettato il loro destino mortale e sono nostalgici della vita passata. I FA hanno costituito un movimento politico che ha alimentato la delusione e, soprattutto, l’odio verso chi non la pensa come loro: è la versione fantasmica di fascismo e nazismo, carica di orpelli e orrori culminati nella guerra di annientamento e nei campi di sterminio (eccezionali per intensità e carica allusiva le tavole in cui possiamo riconoscere le versioni fantasmiche di Mussolini, Hitler e dello zoppo Goebbels).
Ma, in tutto questo panorama di violenza, c’è spazio per gli affetti e per l’amore, segnati comunque da un destino tragico, come quello per la cagnetta Polpetta e per la fantasmina Lili, e ancor più per l’umana Anne, luce dell’”alloggio segreto” di Amsterdam, che il protagonista in pieno 1944 e dopo molte peripezie, si troverà a condividere (a “infestare”) con gli umani che qui si nascondono. Per il lettore il privilegio di una geniale e commovente sorpresa.