“Orangeboy”, un noir metropolitano per un ampio e dettagliato affresco dei nostri giorni violenti

Orangeboy

Patrice Lawrence; trad. di I. Maria

Edt Giralangolo, 2019, 444 p.

€ 18,00 ; Età: da 14 anni

Recensione di Riccardo Pontegobbi

Quando nel 2018 è suonato sui media europei l’allarme per il livello di violenza toccato dall’azione dalle baby gang londinesi, l’autorità di vigilanza britannica sui diritti dell'infanzia ha stimato, nel Regno Unito, circa 30.000 affiliati alle bande di età compresa tra 10 e 15 anni.

Ad Hackney, municipio multiculturale del nordest londinese dove è ambientato Orangeboy e dove vive l’autrice — alla sua prima prova narrativa per giovani adulti —, metà della popolazione appartiene a gruppi etnici diversi, si parlano ben 80 lingue e le bande “ufficiali” sono oltre 20. Ma fenomeni quali bullismo, pestaggi, accoltellamenti, spaccio di stupefacenti, violenze sessuali e guerriglia urbana con protagonisti adolescenti, che si pensava fossero appannaggio dei ghetti urbani d’oltreoceano, si stanno radicando a Londra e in molte altre periferie delle città europee, da Napoli a Stoccolma, da Berlino a Parigi. Un tema così non poteva non catalizzare l’attenzione dei romanzieri YA, tanto che, negli ultimi anni, alla produzione che si è andata infittendo hanno contribuito, tra gli altri, autori del calibro di Spinelli, Almond eBrooks, rendendo piuttosto elevato il livello letterario da emulare.

Orangeboy, noir metropolitano pluripremiato in patria, entra in questo club di sofisticate narrazioni dalla porta principale e vi occupa un posto di primo piano. Marlon, protagonista di colore e narratore in prima persona, ha sedici anni, una madre bibliotecaria e una buona reputazione a scuola. La sua famiglia sta lentamente emergendo dalla brutta vicenda del fratello, rimasto coinvolto in una storia criminale e in un incidente automobilistico che gli ha procurato una disabilità mentale. Gli sforzi della madre e del suo nuovo compagno —e pure le buone intenzioni di Marlon— sono tesi a raggiungere un nuovo equilibrio e a riacquistare un po’ di serenità dopo tante sofferenze. Ci penserà la bella e sfortunata Sonya a frantumare questo sogno, con le sue pasticche di ecstasy e la sua affiliazione a una banda i cui scopi solo lo svolgersi dell’articolato e avvincente plot chiarirà. Interessante, in questo ampio e dettagliato affresco dei nostri giorni violenti, sarà scoprire se Marlon riuscirà a mantenere la sua integrità fisica e morale e a non sprofondare al di là della porta che all’improvviso gli si è aperta davanti e lo ha risucchiato in uno scenario da incubo.

Testo tratto da: LiBeR n. 123 (lug.-set. 2019)

Patrice Lawrence

E' una scrittrice e giornalista britannica, che ha pubblicato narrativa sia per adulti che per bambini. I suoi scritti hanno vinto premi tra cui il Waterstones Children's Book Prize for Older Children e The Bookseller YA Book Prize.