Testa di tempesta
Cat Patrick; traduzione di Manuela Salvi
Mondadori, 2022, 285 p.
€ 16,50 ; Età: da 13 anni
Recensione di Riccardo Pontegobbi
L’interesse per i tornado, anzi, la vera e propria passione per questi fenomeni atmosferici piuttosto comuni in terra americana, nasce in Frankie quando la prima settimana di scuola dell’infanzia ne subisce l’effetto distruttivo e terrorizzante. È in questa occasione, mentre si ripara sotto un tavolo, accanto all’insegnante, che conosce Colette destinata a diventare la sua migliore e unica amica. Dovranno passare sette anni da quell’evento, prima che la storia inizi, in un venerdì d’aprile, quando Colette scompare gettando in apprensione l’intera cittadina di Long Beach nello stato di Washington, dove le ragazzine frequentano la seconda media. Nel frattempo, l’amicizia tra le due tredicenni si è rotta, dopo che Frankie ha ascoltato una conversazione tra compagne di scuola nella quale, complice Colette, si deridevano alcuni suoi comportamenti, e si ironizzava sul suo “cervello-tornado”.
Prima che l’attuale tendenza alla medicalizzazione della diversità prendesse il sopravvento, di una persona come Frankie si sarebbe notato il “caratterino”, la forte emotività, lo scarso controllo della rabbia, la necessità di routine rassicuranti e di forti interessi, come quello per i tornado, alimenti, questi, necessari per nutrire un cervello di prim’ordine e sempre in attività. Ma, fin dall’età della quarta elementare, uno psichiatra le ha diagnosticato una forma di neurodivergenza, ha un insegnante di sostegno, periodicamente frequenta un terapeuta e, con molto impegno e fatica, si arrangia nel tentativo di essere (o apparire) “normale” nelle relazioni con compagni, insegnanti e famiglia compresa. Parte da qui la sua indagine privata, destinata al successo, benché inizialmente snobbata da tutti, volta a risolvere il mistero della scomparsa di Colette, mediante l’analisi dei video che sul web la sua ex amica ha postato, prima di scomparire mentre, si rende conto Frankie, sta ripetendo in solitaria le sfide di “obbligo o terrore”, gioco di coraggio che da piccole avevano condiviso.
Questo avvincente romanzo rivolto ai giovani adulti si colloca a perfezione nel quadro di una recente ed emergente produzione editoriale di qualità sullo spinoso tema della neurodivergenza (si pensi, ad esempio, a Una specie di scintilla e Mostraci chi sei di Elle McNicoll editi da Uovonero tra 2021 e 2022), produzione che dovremmo guardare con interesse crescente, nello spirito di affrontare la neurodiversità che alberga in ognuno di noi. Un quid che ci rende unici.
Testo tratto da LiBeR n. 137 (gen.-mar. 2023)
Cat Patrick
E' nata a Cheyenne, capitale del Wyoming, negli Stati Uniti. Si è laureata in Giornalismo e, dopo aver conseguito il master, ha lavorato per quindici anni nelle pubbliche relazioni. Vive a Seattle con il marito e le figlie gemelle. Forgotten del 2011è il suo primo romanzo per giovani adulti con il quale si è fatta conoscere sulla scena letteraria. Il suo grande successo ha portato alla vendita dei diritti per portarlo sul grande schermo.